La Diagnosi Energetica rappresenta una significativa opportunità per le aziende che mirano a ridurre i consumi energetici, minimizzare l'impatto ambientale e conseguire notevoli risparmi. Questa analisi è regolamentata dal decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102 (D.Lgs. 102/2014) ed è divenuta obbligatoria per le imprese di grandi dimensioni e per quelle ad alto consumo energetico.

La Diagnosi Energetica è una procedura sistematica per ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio, di una attività o di un impianto industriale o commerciale ed a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici.

Soggetti obbligati

Grandi imprese: aziende con almeno 250 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro o un bilancio che supera i 43 milioni di euro. L'obbligo di diagnosi si verifica se la condizione di grande impresa persiste per due esercizi consecutivi.

Imprese energivore: aziende iscritte al CSEA (Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali) che hanno beneficiato degli incentivi per gli energivori nell'anno precedente.

Esoneri e Incentivi

Aziende con sistemi di gestione conformi alla norma ISO 50001 purché includano un audit energetico conforme ai criteri del D.Lgs 102/2014.

Le PMI possono beneficiare di contributi di cofinanziamento per l'adozione volontaria di sistemi di gestione dell’energia ISO 50001 o per la diagnosi energetica.

Le Pubbliche Amministrazioni sono esonerate poiché l'ISTAT provvede al monitoraggio dei consumi.

Sanzioni e conformità

Le aziende che non rispettano l'obbligo di Diagnosi Energetica o che non la eseguono in conformità al D. Lgs. 102/14 sono soggette a sanzioni che variano da 4.000 a 40.000 €.

L'adempimento non conforme può comportare sanzioni da 2.000 a 20.000 €.

A partire dal 2016, solo le ESCO (Energy Service Company) certificate UNI CEI 11352, gli Esperti in Gestione dell’Energia certificati UNI CEI 11339 e gli Auditor Energetici possono eseguire le Diagnosi.

Prossime scadenze

Dopo la prima scadenza del 5 dicembre 2015, le diagnosi energetiche devono essere ripetute ogni 4 anni. È essenziale anche comunicare annualmente ad ENEA i risparmi totali conseguiti.

Se la tua azienda è diventata un soggetto obbligato dopo il 2015, ad esempio nel 2020, la scadenza dei 4 anni va conteggiata da quel momento quindi la prossima Diagnosi andrà predisposta entro il 5 dicembre 2024.

Monitoraggio dei consumi

Dal 2019, le aziende sono tenute ad implementare una strategia di monitoraggio dei consumi che consenta di monitorare una percentuale dei consumi il cui valore minimo è definito da ENEA.

Ciò può prevedere l’installazione di sistemi di misura permanenti.
L'assenza di tale piano di monitoraggio può comportare sanzioni per non conformità da 2.000 a 20.000 €.

Il nostro team di esperti è a tua disposizione per guidarti attraverso il processo di Diagnosi Energetica, assicurando che la tua azienda sia in piena conformità con le normative vigenti e possa beneficiare delle opportunità offerte da questa attività.

 

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